
L'amore non si ripara
sul convegno
"Difendere la famiglia per difendere la comunità"
sabato 17 gennaio 2015 – ore 15.00
Auditorium “Giovanni Testori”
piazza Città di Lombardia a Milano
Regione Lombardia, in collaborazione con Alleanza cattolica, Fondazione Tempi, Obiettivo Chaire e Nonni 2.0 promuove sabato 17 gennaio presso l'Auditorium Testori un convegno monoculturale, che investe pesantemente la sfera dei diritti, con la partecipazione del Presidente della Regione e dell’Assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie.
Rainbow -psicologi per i diritti, aggiunge la sua voce a tutte quelle che hanno aderito alla campagna di altra informazione sull’iniziativa. Patrocinato dalla Regione, marchio EXPO compreso, il convegno pubblicizza imbarazzanti pregiudizi e pratiche cliniche controverse, già prima di essere bandite dal DSM III dal 1973. Peccato!
Ma quale famiglia e quale comunità sono sostenute o, dovremmo dire, quali famiglie e quali comunità ci rappresentano? “Obiettivo Chaire”, associazione di professionisti della salute mentale -tra i protagonisti del convegno suddetto- considera l’omosessualità “curabile e guaribile”, in quanto dovuta a attitudine e non a identità o condizione. Tale posizione antiscientifica offende la competenza di psicologi e specialisti che, su questi temi, si riconoscono nella comunità scientifica internazionale. A una propaganda irrazionale, basata su modelli di esclusione e su proposta di terapie riparative, alla ricerca del "sano equilibrio eterosessuale” perduto, urge una risposta rigorosa a sostegno dei diritti di quelle famiglie messe a dura prova da un mancato riconoscimento non solo giuridico, ma anche simbolico, frutto delle ossessioni di una cultura del negazionismo.
Quello che deve essere curato e prevenuto è il disagio dell’omofobia interiorizzata che nasce dallo stigma sociale.
Come comunità scientifica, l'Associazione Rainbow -psicologi per i diritti- si propone di contribuire ad accrescere la cultura della conoscenza e del rispetto di codici valoriali contro le ossessioni ideologiche. I tempi sono più che maturi per lavorare su discriminazioni e ignoranza delle problematiche di identità e di genere e per valutare quali iniziative possano diffondere sapere specifico e occasione di conoscenza sui temi trattati.
Ogni persona è “SUI GENERIS”, vale a dire ha una propria specificità.
E il 17 può essere occasione di incontro tra quante e quanti di noi sono pronti a non lasciar passare sotto silenzio un'iniziativa istituzionale umiliante per Milano e a trasformarla in dialogo/raccolta di pensiero scientifico e culturale, germinativo in campo clinico, formativo e di intervento nelle istituzioni.
Al convegno interventi di:
Cristina Cappellini - Assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia
Massimo Introvigne - Presidente Comitato "Sì alla Famiglia"
Costanza Miriano - Giornalista
Mario Adinolfi - Direttore del quotidiano "La Croce"
Padre Maurizio Botta - Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri
Marco Scicchitano - Ricercatore clinico ITCI, coordinatore progetto Pioneer M. Romeo - Primo firmatario mozione Giornata della famiglia
Roberto Maroni - Presidente di Regione Lombardia
Rainbow–psicologi per i diritti è un’associazione no-profit di psicologi e psicoterapeuti lombardi con una significativa esperienza nelle tematiche psicologiche che interessano le persone con orientamenti e identità sessuali non maggioritari, ossia LGBTI
L’associazione nasce con lo scopo di essere un punto di riferimento in Lombardia per quanto riguarda le attività di ascolto e consulenza psicologica, di prevenzione del disagio, di sensibilizzazione, formazione degli operatori sociali e di individuazione di “buone pratiche” per il benessere e l’inclusione delle persone LGBTI nella società.
In accordo con la comunità scientifica internazionale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e le più prestigiose associazioni di psicologi (come l’American Psychological Association), l’omosessualità è vista come una variante naturale dell’orientamento sessuale.
Gli psicologi aderenti all’associazione si impegnano, pertanto, al rispetto del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani (in particolare dell’articolo 4) e della delibera 123/2010 dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia che segnala l’inammissibilità delle cosiddette “terapie riparative dell’omosessualità”.
Per informazioni: Giuditta Pieti
cell. 3494965902